“I have a Dream”. Cosi’ recitava la scritta sulla maglietta di un tifoso dei reds di via Tajani, che e’ riuscito a sintetizzare, in sole quattro parole, il percorso di questi ragazzi iniziato 9 mesi fa, con obiettivi moderati ma ambiziosi, come consono per un gruppo di ragazzi di 22/23 anni, ma con la ferma volonta’ di un gruppo di amici ed ex compagni di gioco, di ritrovarsi in un rettangolo di gioco, quel campo dove gli e’ sempre risultato piu’ facile esprimersi e divertirsi. Differente dalla necessita’ a fini sportivi, e’ stata la volonta’ di creare gruppo (anche se non sempre con risultati eccellenti, come e’ normale che sia) il vero segreto di questi ragazzi fin dai primi allenamenti, che, di fronte alle prime problematiche di gruppo, inevitabilmente coincise con crisi di risultati, hanno preferito aprirsi ad un confronto e al dialogo, e hanno ristabilito un equilibrio piacevole appena prima del rush finale, a dimostrazione del percorso di maturazione effettuato durante quest’ annata sportiva. E’ questo il momento in cui quella T-shirt inizia ad avere un senso, il momento in cui i ragazzi desiderano mettere alla prova il lavoro svolto insieme, il momento in cui si diventa consapevoli delle proprie forze, il momento in cui tutti iniziamo a cullare quel sogno, pronti a tutto pur di trasformarlo in realta’. Ecco quindi che questa consapevolezza diventa rabbia, cattiveria, voglia di portare a casa il risultato, che permette ai ragazzi di ottenere il primo successo dei playoff, conquistato sul difficile campo dell’ AlphaTeam alla prima uscita, nonostante 5 assenze importanti. Ma in un gruppo la forza la fa l’unione, l’ interscambiabilita’, la condivisione di obiettivi comuni per i quali tutti lottano, nessuno escluso. Questo exploit alimenta il sogno, ma e’ dopo la vittoria in casa contro i rivali del BkMarconi, che si inizia a respirare orgoglio, felicita’ e realizzazione nello spogliatoio reds, consapevoli che ormai sono loro stessi artefici del proprio destino. E quando poi Muuusso si erge a protagonista nella gara di ritorno ancora contro il BkMarconi, facendo esultare l’esule ma palpitante Violante, in collegamento telefonico dalla lontana Bristol, allora e’ il momento di iniziare a scrivere le quattro parole su quella maglietta bianca. Appuntamento per tutti, quindi (esuli inglesi compresi), giovedi’ 15 Maggio ore 21 al PalaCerioli, per spingere il Damaso2000 oltre l’ultimo ostacolo di questa cavalcata. La partita e’ in ghiaccio fin dai primi minuti (al riposo sul punteggio di 36-20), ed e’ quindi il momento di guardarsi indietro, ricordare e ringraziare singolarmente questi splendidi ragazzi, oltre ai loro coach Carlini e M-m-m-mazzarella (Bonolis docet) che hanno avuto il grande merito di sopportare (prima che allenare) questo gruppo.Il primo pensiero va ovviamente al capitano Olivi, vera anima di questa squadra, dai modi spesso poco condivisibili ma guida tecnica e spirituale senza eguali a questi livelli, al fianco dei suoi giocatori nei momenti di difficolta’ anche il giorno di Natale (Carosini sa), seguito dai veterani, i gregari di sempre Parma, Giammusso, Violante, Fiorinastro, in ordine di altezza, sempre pronti a sporcarsi le mani per il bene della squadra, a difendere i compagni e per i compagni, veri e propri salvatori della patria in qualche occasione (come dimenticare le triple di Violante, le rubate del mastino Fiori o le schiacciate dell’ ateltico negro italiano Parma, ma soprattutto la striscia di Musso di qualche ora prima, echeggiata a 1500 km di distanza), uniti da questo sport da oramai 10 anni,infinite avventure, spesso condivise anche con gli altri ex VignaPia, di qualche anno piu grandi, e per questo motivo indispensabili per il processo di crescita del gruppo, ma soprattutto fattori in campo, con il vecchio del gruppo Marrale (incertezza sulla sua reale eta’, ma segnato classe 84 all’ anagrafe), con la vitalita’ di un under, l’ atletismo del solito Jannoni e la freschezza di un Rosi trovato nell’ ultima parte di stagione, ma soprattutto la flemma di Carosini, inarrivabile nell’ abbassare i ritmi del gioco, con una mano educata dalla media, dalla quale sono partiti tanti parziali importanti; altro ex VignaPia, il giovane Mastrangelo, croce e delizia, genio e sregolatezza, di lui e’ facile ricordare tiri segnati fuori ritmo,urla e gite a Bologna, ma soprattutto ha contribuito alla vittoria finale con il suo the’ stimolante; ancora gli ex Libertas (in fusione con VignaPia 3 anni orsono), Annulli, letale dall’ angolo, insuperabile in difesa,memorabile quando ebbe il merito di far entrare un ambulanza in campo per un finto infortunio, Cavinato, il pivot piu’ basso del panorama cestistico nazionale, sostituisce ai cm tanta cazzimma e tanto McDonald’s, presenza imprescindibile in una squadra salutista come il Damaso2000, Bressa, dai piu’ ricordato per la cura maniacale della barba, ma non dimentichiamo che e’ uno dei tiratori piu’ precisi dell’ intero gruppo, peccato che rompendo una macchina ogni trasferta non e’ potuto essere utilizzato quanto meritava, Gallo, una sicurezza contro la zona, lungo con il vizio dell’ assist, innervosito da qualsivoglia avversario, con atteggiamento indisponente nello spogliatoio dall’ alto del suo outfit seminaked (vestito di solo tutore); e ancora Montesanti, tripleman terribile, arma di distruzione contro le zone avversarie, ha dovuto affrontare un trasloco, ma i mattoni piu’ importanti li ha portati al PalaCerioli per la costruzione di questa promozione; infine i due ex VirtusRoma Karantakis e Panunzio, ambasciatori a livello regionale (e anche di piu’) di una squadra operaia, utili nonostante i loro continui impegni sentimentali e lavorativi, siamo pieni di materiale multimediale riguardante questi due ragazzi, non solo per le foto del nostro official photographer Stefano Pompa detto Dandi, ma soprattutto per le notti brave nei locali romani, spesso qualche ora prima di partite importanti,ma il loro tasso tecnico non si discute, cosi come quello alcolico, e sono stati a furor di popolo gli MVP della stagione; menzione d’ onore per il nostro Fascetta, ragazzo d’oro investito dall’affetto di tutti i sopracitati compagni di squadra, indossatore di discutibili canotte, millantatore di discutibili percorsi accademici d’ eccellenza, ma soprattutto rimorchiatore incallito, ha permesso di farsi conoscere ancor di piu’ nella sua vita privata piuttosto che nel rettangolo di gioco. Sta iniziando il conto alla rovescia…5,4,3,2,1. Esplode la festa, gli spumanti sembrano non voler finire mai, capitan Olivi taglia la retina, i ragazzi sono incontenibili e intonano il coro come desiderato da tempo “oi Vigna oi VignaPia, oi core ‘e chistu core, si stat ‘o primm’ ammore, ‘o primm e l’ ultim’ sarai pe’ me”, oltre a richiedere a gran voce un premio promozione al presidente Martino del Vigna Pia o Bastianoni del Damaso. In questa bolgia mi fermo a pensare, siamo i primi a festeggiare, valeDoppio. Sarebbe stato forse piu’ normale pensare all’ anno prossimo, ma in quel momento c’ era da festeggiare un gruppo non un annata, un gruppo vincente certo.